La visione dinamica della professione dell'avv. Giglio, si sostanzia nella cura del costante aggiornamento professionale, quotidianamente sperimentato nei giudizi pendenti dinanzi a tutti gli uffici giudiziari del territorio nazionale.
Le pronunce che seguono vertono su alcune delle materie trattate direttamente dall'avv. Giglio e dai componenti dello studio, dinanzi alle Curie di merito ed alla Cassazione.
Le pronunce che seguono vertono su alcune delle materie trattate direttamente dall'avv. Giglio e dai componenti dello studio, dinanzi alle Curie di merito ed alla Cassazione.
Cassazione Civile - Seconda Sezione – Sentenza del 9.03.2016 n. 11427
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Delibere assembleari condominio - Interpretazione - Applicazione degli artt. 1362 e seguenti c.c.
Le delibere assembleari del condominio devono essere interpretate secondo i canoni ermeneutici stabiliti dagli artt. 1362 e seguenti c.c., privilegiando, innanzitutto, l'elemento letterale, e quindi, nel caso in cui esso si appalesi insufficiente, gli altri criteri interpretativi sussidiari indicati dalla legge, tra cui quelli della valutazione del comportamento delle parti e della conservazione degli effetti dell'atto, che impone all'interprete di attribuire alle espressioni letterali usate un qualche effetto giuridicamente rilevante anziché nessun effetto o un significato meramente programmatico. (Avv. Gaetano Giglio).
Cassazione Penale - Terza Sezione – Sentenza del 24.03.2015, n. 20862
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Omessa notifica al difensore dell'indagato dell'avviso di fissazione dell'udienza di riesame. Nullità assoluta - Sussistenza.
L'omessa notifica sia all'indagato che al difensore dell'avviso della data fissata per l'udienza di riesame integra un'ipotesi di nullità assoluta rilevabile in ogni stato e grado del procedimento ex art. 178 lett. c) e 179 cod. proc. pen. avendo l'indagato diritto ad ottenere personalmente la notifica dell'avviso di udienza relativa al riesame, come affermato dalle Sezioni Unite (Sez. U. n. 29 del 25.10.200); parimenti l'omessa notifica al difensore dell'indagato dell'avviso di fissazione dell'udienza del riesame del provvedimento, integra nullità assoluta, che si propaga all'udienza camerale svoltasi, con conseguente nullità dell'ordinanza emessa. Infatti, non compete al difensore dell'indagato fornire la prova negativa della mancata notifica dell'avviso di fissazione di udienza del riesame del provvedimento, donde in difetto di elementi documentali che comprovino il contrario, l'impugnazione di legittimità deve essere accolta. (Avv. Gaetano Giglio)
Corte d'Appello di Perugia - Sezione Lavoro - Sentenza del 5.06.2019 n. 131
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Tribunale di Locri - Prima Sezione Civile - Ordinanza del 30.7.2018
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Tribunale di Palermo - Sezione Lavoro - Sentenza del 11.07.2019
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Tribunale Ordinario di Foggia - Seconda Sezione Civile ordinanza 3.10.2016
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Querela di falso - Riempimento titoli firmati in bianco - Mancanza prove della falsità - Improponibilità
Quando la sottoscrizione è riconosciuta, l'abusivo riempimento dei titoli firmati in bianco richiede l'esperimento della querela di falso nel caso in cui il riempimento sia avvenuto absque pactis o sine pactis ovvero senza che il suo autore sia stato autorizzato dal sottoscrittore con un patto preventivo, mentre tale querela non è necessaria se il riempimento sia avvenuto solo contra pactis, cioè in modo difforme da quello consentito con patto preventivo (Cassazione. 1997, n. 12363). Se la querela, già sulla base della prospettazione del richiedente, non contiene rituale indicazione degli elementi e delle prove della falsità che ne consentirebbero la proposizione come richiesto dall'art. 221 cpc la querela di falso non è autorizzabile in quanto improponibile. (Avv. Gaetano Giglio - Avv. Concetta Iacubino).
Tribunale Ordinario di Terni - Sezione Lavoro e Previdenza
Decreto del 08.02.2016
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Provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo in corso del giudizio di opposizione - Art. 648 cpc - Ordinanza non impugnabile .
La formulazione dell'art. 648 cpc, che definisce non impugnabile l'ordinanza con cui il giudice, nel corso del giudizio di opposizione, concede la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo esclude qualsiasi rimedio di tipo impugnatorio, con conseguente applicazione della norma di cui all'art. 177 comma 2 cpc secondo la quale non sono revocabili né modificabili le ordinanze espressamente dichiarate non impugnabili dalla legge. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Foggia – Articolazione Territoriale di Lucera
Sentenza del 15.03.2015 n. 177
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Condanna lite temeraria ex art. 96 3ー comma cpc - Requisito soggettivo malafede e colpa grave - Concretizza temerarietà lite - Potere discrezionale del giudice - Sussistenza.
Va disposta la condanna per lite temeraria, risultando che la domanda è stata proposta con dolo o quantomeno con colpa grave: ciò nell'esercizio del potere discrezionale del giudice conferito dall'art. 96 ult. comma cpc. L'art. 45, comma 12, della L. 18 giugno 2009, n. 69, ha aggiunto un terzo comma all'art. 96 cpc introducendo una vera e propria pena pecuniaria, indipendente dalla domanda di parte, sia dalla prova del danno casualmente derivato dalla condotta processuale dell'avversario. Essa mira a colpire le condotte contrarie al principio di lealtà processuale nonché quelle suscettibili di ledere il principio di rilevanza costituzionale della ragionevole durata del giudizio e proprie in forza degli interessi pubblicistici che mira a realizzare è attivabile d'ufficio, senza la richiesta della parte e senza che quest'ultima dimostri di aver subito un danno alla propria persona o al proprio patrimonio in conseguenza del processo. La condanna ex art. 96 comma 3 cpc non incontra il limite dell'importo massimo della condanna espressa ai sensi dell'art. 91 cpc (come invece vi era nell'art. 385 cpc ora abrogato). Essa presuppone solo il requisito soggettivo della malafede o della colpa grave, che concretizzano la temerarietà della lite. Nè la pronuncia in questione abbisogna della preventiva instaurazione del contraddittorio ex art. 101 cpc, essendo posterius e non prius logico della decisione di merito. (Avv. Gaetano Giglio - Avv. Nicoletta Milone).
Tribunale di Foggia - Prima Sezione Civile provvedimento del 7.10.2014
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Riconoscimento figlio art. 250 c.c. - Prova legale della filiazione �Azione disconoscimento della paternità – Inammissibilità accertamento incidentale nell'ambito del rito camerale di cui agli artt. 737 e ss. Cpc - 38 disp. att. Cpc .
A norma dell'art. 38 disp. Att. Cpc il rito camerale di cui agli articoli 737 e seguenti c.c. è previsto esclusivamente per i procedimenti in materia di affidamento e mantenimento del minore. Ove il genitore intenda disconoscere la paternità o la maternità la relativa domanda va proposta nelle forme del rito ordinario di cognizione. Neppure è ammissibile un accertamento incidentale sulla sussistenza della paternità atteso che l'atto di riconoscimento del figlio (art. 250 c.c.) ha valore di prova legale della filiazione superabile esclusivamente attraverso l'azione di disconoscimento della paternità che si concluda con un accertamento di insussistenza della paternità. (Avv. Gaetano Giglio -Avv. Nicoletta Milone).
Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Napoli - Sentenza 21.11.2011 n. 4.
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Competenza TRAP per danni da esecuzione manutenzione e funzionamento opere idrauliche – Sussistenza.
Sono devolute alla competenza dei Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche, ai sensi dell'art. 140 del R.D. n. 1775/33, le domande di risarcimento danni quando i danni lamentati siano direttamente dipendenti non solo dall'esecuzione, ma anche dalla manutenzione o dal funzionamento dell'opera idraulica, mentre sono riservate alla competenza del Giudice ordinario quando si ricollegano a fatti connessi solo in via meramente occasionale con le vicende relative al governo delle acque. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia – Sede di Bari
Sentenza del 26.11.2014 n. 46 depositata il 14.01.2015.
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Espropriazione per pubblica utilità - Usucapione PA – Acquisto del possesso sine titulo – Ammissibilità.
E' ammissibile l'istituto dell'usucapione a favore della mano pubblica ed in presenza dei requisiti di legge, anche in ipotesi di acquisto del possesso sine titulo (e per ciò idoneo ad usucapire un bene immobile nel termine ventennale) a far data dalla scadenza dell'occupazione legittima (determinata, come nel caso di specie, dalla scadenza del decreto di occupazione di urgenza).(Avv. Nicoletta Milone).
Corte di Appello di Bari – Seconda Sezione Civile
Sentenza del 22.04.2011 depositata il 10.03.2014 n. 283
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Appalti di opere pubbliche – Pagamento saldo in assenza di collaudo – Inesistenza prova del ritardo imputabile all'impresa – Pagamento dovuto.
In tema di appalto di opere pubbliche la rata di saldo è dovuta (se e) dopo che i lavori siano stati ultimati e l'intera opera sia stata collaudata positivamente, ovvero, nell'ipotesi in cui il collaudo non venga effettuato né approvato al termine fissato dall'art. 5 co. 4 L. 741/1981, dal momento dell'inutile decorso di tale termine, senza che l'Amministrazione abbia fornito prova che la relativa omissione o ritardo nella collaudazione siano dipesi da fatti imputabili all'impresa (e diversi da fatti di inadempimento, non verificabili in assenza di collaudo, ma integrati da condotte “materiali” dell'impresa che ostacolino l'accesso normale al cantiere, orbene tale omessa condotta della P.A. Determina perciò stesso e perciò solo, l'insorgenza del diritto dell'appaltatore al pagamento del saldo. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale Ordinario di Foggia - Articolazione Territoriale di Lucera
Sentenza del 4.09.2014 n. 671
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Risarcimento danni a seguito di occupazione acquisitiva - Fattispecie anteriore all'art. 42 bis DPR n. 327/2001 – Prescrizione quinquennale – Decorrenza termine
In tema di espropriazione per pubblica utilità, in una fattispecie anteriore all'art. 42 bis del DPR n. 327/2001, il termine di prescrizione quinquennale per l'esercizio dell'azione risarcitoria a seguito di occupazione acquisitiva o appropriativa decorre dalla data di scadenza dell'occupazione legittima se l'opera è realizzata nel corso di tale occupazione, oppure dall'irreversibile trasformazione del fondo, coincidente con la modifica dello stato del bene( se essa è avvenuta dopo quella scadenza o in assenza di decreto di occupazione di urgenza, ma sempre nell'ambito di valida dichiarazione di pubblica utilità. (Avv. Gaetano Giglio)
Tribunale Ordinario di Foggia - Articolazione Territoriale di Lucera
Ordinanza del 1.04.2014
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Domanda di subordinata di ingiustificato arricchimento – Carenza titolo ab origine – Inammissibilità della domanda
La domanda subordinata di ingiustificato arricchimento avanzata dalla ricorrente è inammissibile per mancanza del requisito essenziale della sussidiarietà, ravvisabile solo nel caso di carenza ab origine di un valido titolo da azionare nei confronti del beneficiario del presunto arricchimento. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Lucera - Sezione Lavoro
Sentenza 13.03.2013 n. 669
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Trasferimento d'azienda – Effettivo mutamento del complesso aziendale – Rapporto di lavoro subordinato - Art. 2112 c.c. - Applicazione – Sussistenza
Si ha trasferimento d'azienda, assoggettato, quanto ai rapporti di lavoro dei dipendenti, alla disciplina di cui all'art. 212 c.c., quando l'oggetto del trasferimento sia costituito da un complesso funzionale di beni idoneo a consentire l'inizio o la prosecuzione dell'attività imprenditoriale, onde l'alienazione totale o parziale dei beni aziendali non comporta sempre e necessariamente il contemporaneo trasferimento d'azienda, potendo questa proseguire i suoi scopi con altri beni e servizi; ne consegue che, in ipotesi di alienazione di tutti gli elementi concorrenti alla formazione di un'azienda, il giudice di merito, con indagine sottratta al sindacato di legittimità se congruamente motivata, deve accertare quale sia stato, secondo la volontà dei contraenti, l'oggetto specifico del contratto, allo scopo di accertare se i beni ceduti siano stati considerati nella loro autonoma individualità o non piuttosto nella loro funzione unitaria e strumentale. (Avv. Gaetano Giglio)
Tribunale Amministrativo Regione per la Puglia – Sede di Bari – Sezione Terza
Sentenza del 28.01.2015 n. 151
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Lottizzazione abusiva – Operato censurabile della P.A. - Trasmissione atti Procura della Repubblica.
Rimane censurabile in modo severo l'operato degli organi amministrativi che non risultano esenti da rilievi sotto il profilo dell'approvazione del c.d. Studio planovolumetrico che verosimilmente è stato lo strumento di realizzazione di una lottizzazione abusiva del suolo originariamente appartenuto a privati, edificato in assenza di uno strumento urbanistico particolareggiato, il che porta all'inevitabile trasmissione degli atti alla competente Procura della Repubblica per le determinazioni di competenza. (Avv. Gaetano Giglio).
Corte di Appello di Roma - Seconda Sezione Civile
Ordinanza dell'11.03.2011
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Mancata integrazione del contraddittorio nei confronti delle controparti del giudizio di merito– Ricorso sequestro giudiziario in corso di causa – Improcedibilità
Il mancato adempimento dell'ordine di instaurazione del contraddittorio nell'ambito del sequestro giudiziario in corso di causa rende improcedibile l'istanza cautelare, ravvisandosi nelle controparti del giudizio di merito una fattispecie di litisconsorzio necessario. (Avv. Gaetano Giglio).
Commissione Tributaria Regionale di Bari
Sentenza del 21.12.2010 n. 317
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Canone di natura enfiteutica per terreni di ex demanio di uso civico - Difetto di giurisdizione Giudice Tributario- Sussistenza – Giurisdizione Giudice Ordinario
Il pagamento del canone di natura enfiteutica per terreni di ex demanio di uso civico, ha natura reale a nulla rilevando che il canone sia un'entrata patrimoniale del Comune, non avendo la stessa natura tributaria. Pertanto, sussiste la carenza di giurisdizione della Commissione Tributaria rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio in favore del Giudice Ordinario. (Avv. Concetta Iacubino).
Tribunale Ordinario di Foggia – Terza Sezione Civile
Sentenza del 12.11.2015 n. 2442
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Cessazione effetti civili del matrimonio – Comportamenti ingiuriosi e violenti della moglie– Parziale revisione delle disposizioni concernenti l'affidamento della prole -
I comportamenti violenti ed ingiuriosi tenuti dalla moglie nei confronti del marito, anche alla presenza dei figli, costituiscono ulteriori fatti sopravvenuti idonei a giustificare una parziale revisione delle disposizioni concernenti l'affidamento della prole emesse in sede di separazione, con affidamento al padre che diventerà genitore collocatario dei figli con l'assegnazione della casa coniugale in favore del marito e determinazione del contributo di mantenimento a carico della moglie. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Agrigento Sezione Civile
Sentenza del 9.06.2014 n. 923
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Responsabilità per culpa in contraendo – Interruzione ingiustificata delle trattative – Sussistenza
L'ingiustificata interruzione delle trattative determina responsabilità per culpa in contraendo derivante dalla lesione dei principi di buona fede e correttezza conseguente all'interruzione ingiustificata delle trattative necessarie a concludere il contratto. (Avv. Nicoletta Milone)
Tribunale di Bari – Sezione Civile, Ordinanza 8 ottobre 2015
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Inadempimento protratto nel tempo – Legittimità segnalazione della Banca alla Centrale Rischi della Banca d'Italia.
E' legittima la segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d'Italia in caso di inadempimento protratto nel tempo, e ciò a prescindere dall'esistenza di garanzie reali e personali poste a presidio dei crediti e dall'essere il debitore proprietario di immobili che non garantiscono il pagamento immediato della posizione debitoria ma solo il soddisfacimento a seguito di eventuale riscossione coattiva del credito. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Rieti – Sezione Lavoro, Sentenza 5 novembre 2015
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Recesso della Banca - Diritto alla restituzione delle provvigioni nei confronti del Promotore Finanziario - Prescrizione ordinaria - Sussistenza
E' infondata l'eccezione di prescrizione estintiva del credito della banca, atteso che il termine è quello ordinario decennale, trattandosi di un credito restitutorio, episodico e non periodico. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Pescara – Sezione Civile, Sentenza 23 agosto 2011 – G.U. Falco
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Credito al consumo - Inadempimento e risoluzione del contratto di vendita e di finanziamento – Negozi collegati - Sussistenza
E' sussistente il collegamento funzionale tra il contratto di vendita e quello di finanziamento, con la conseguenza che la risoluzione del primo determina la risoluzione del secondo, quando, avuto riguardo alla natura degli interessi concretamente perseguiti tra le parti e alla volontà da questa manifestata (art.1322 c.c.), due o più negozi, strutturalmente autonomi e autosufficienti, vengono posti teleologicamente e funzionalmente in posizione di interdipendenza, al fine di realizzare uno “scopo o interesse unitario” non altrimenti perseguibile attraverso distinti schemi negoziali attuati. In tale contesto, il “sinallagma” al quale deve guardarsi per verificare l'equilibrio delle posizioni contrattuali delle parti e la realizzazione causale dell'operazione non è soltanto quello riferibile al singolo schema negoziale bensì quello proprio della complessiva catena contrattuale (c.d.: causa complessiva) realizzata dai contraenti per perseguire l'interesse unitario. (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro – Sentenza 27 aprile 2016
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Art. 700 cpc - Rimozione vincolo di indisponibilità contrattuale con la Banca– Inammissibilità ricorso ex art.700 cpc
E' infondata l'azione ex art.700 c.p.c. finalizzata a conseguire il riconoscimento, del diritto all’immediata rimozione del vincolo di indisponibilità apposto contrattualmente. Il danno scaturente dalla perdita di una somma di denaro, è per sua stessa natura sempre riparabile con il riconoscimento di una somma di denaro equivalente a quella che si assume essere stata ingiustamente sottratta, tanto più che a tale ristoro si accompagna normalmente anche la liquidazione del danno derivante dal ritardo nell’adempimento della prestazione; (Avv. Gaetano Giglio).
Tribunale di Rieti – Sezione Lavoro, Sentenza 5 novembre 2015
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Provvigioni del Promotore Finanziario – Mancata conclusione dell'affare - Insussistenza del diritto
Il diritto a trattenere le provvigioni presuppone la conclusione dell'affare per effetto dell'intervento dell'agente. (Avv. Gaetano Giglio).